Molte accezioni musicali sono sconosciute ai più e relegate nell'ambito delle competenze dei musicisti professionisti. Nonostante la musica, con i suoi molteplici linguaggi, abbia accompagnato la storia dell'umanità in tutti i suoi momenti di gloria e tragedia, essa viene più ascoltata che praticata. É quindi giusto parlare di un "tempo della musica" - con la sua storia, i suoi cicli, sincronie e diacronie specifiche del linguaggio musicale – perchè il tempo non è, ma scorre; e di un "tempo nella musica" - con il suo movimento e il suo motore pulsante: il ritmo - partendo dalla definizione di Platone: “Il ritmo è la denominazione dell'ordine del movimento”.
A cura di
Canzio Bucciarelli, introduce: Raul Bollani