In passato, gli scienziati potevano studiare l’evoluzione confrontando tra loro le caratteristiche fisiche delle specie nei ritrovamenti fossili o nei viventi. Negli ultimi anni però tutto è cambiato: con il sequenziamento completo del DNA di moltissime specie siamo stati in grado di costruire dei consistenti database contenenti tutte le informazioni che ne caratterizzano il genoma. Gli scienziati, esaminando le sequenze, hanno così per esempio notato che più lungo è il tempo evolutivo da quando due specie si sono separate da un antenato comune, maggiore è la differenza tra le sequenze di un gene omologo, oppure tra le sequenze di una stessa proteina. Questa evidenza è bene visualizzata nel cosiddetto albero filogenetico. Strumenti bioinformatici sempre più potenti ci permettono oggi di confrontare tra loro geni o proteine. Come veri biologi, con l’aiuto dei ricercatori della Human Genetics Foundation Torino, possiamo sfruttare le sequenze proteiche disponibili online per studiare le relazioni evoluzionistiche tra organismi, giocando con l’allineamento di proteine di specie diverse per costruire un albero filogenetico. I più piccoli sono attesi dall'"albero evolutivo della pasta”: cercheremo di immaginare che forme diverse di pasta si siano sviluppate l'una partendo dall'altra. Perché l'evoluzione non conosce età!
A cura di
Human Genetics Foundation Torino
In collaborazione con
Compagnia di San Paolo