Le proteine sono molecole prodigiose: regolano i processi biologici e sono fondamentali per il funzionamento della vita. Ma per svolgere il loro ruolo hanno bisogno di "muoversi". Sì, perché non sono oggetti statici e immutabili, bensì strutture plastiche e variabili; esse subiscono movimenti interni che durano meno di un battito di ciglia. Così repentini da esistere solo nel mondo dei femtosecondi (dieci alla meno quindici secondi!): per decifrarli sono necessarie tecniche straordinarie. Una di queste è la cristallografia a raggi X, che ci permette di determinare la struttura in 3D di macromolecole biologiche a risoluzione atomica. La cristallografia consente anche di studiare i possibili stati o le possibili posizioni che una proteina (o una sua parte) può assumere durante il legame con un altra molecola. Attraverso un complesso percorso a ostacoli, che vi raccontiamo, la proteina può essere rappresentata tridimensionalmente in tutti gli stati che essa può assumere.
A cura di
CUSMIBIO Centro Università degli Studi di Milano Scuola per la diffusione delle Bioscienze
In collaborazione con
Marco Nardini - Università di Milano - Dipartimento di Bioscienze, Alessandra Pesce - Università di Genova - Dipartimento di Fisica
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