Conoscere, per poi progettare, una "mostra" d'orologio, ossia il particolare quadrante di un orologio notturno "ad altare". Le mostre, generalmente in rame e dipinte a olio, accompagnano la lettura dell'ora con la riflessione sul senso profondo dell'esistenza dell'uomo. Leggerle e interpretarle è un gioco raffinato, che percorre e descrive l'animo del pittore che le ha illustrate. Il Museo Giannettino Luxoro conserva, tra le raccolte più importanti, presentate al pubblico in modo da conservare l’aspetto di una dimora signorile privata, una ricca collezione di orologi, che comprende una cinquantina di opere di grande pregio, databili tra il XVII e il XIX secolo. Notevole è la serie dei grandi orologi notturni realizzati nella seconda metà del 1600, tra cui un monumentale orologio notturno-diurno a proiezione firmato da Giuseppe Campani, con una pregevole mostra in rame dipinto, alcuni orologi notturni di Giovanni Pietro Callin, originario dell’Europa del nord, attivo a Genova nella seconda metà del Seicento, e un prezioso esempio della produzione di Nicolas Rosse, documentato a Firenze negli anni a cavallo tra Seicento e Settecento. Nella raccolta figurano inoltre numerose pendole da mensola settecentesche, pendole diurne ad altare del tardo Seicento, pendole a colonna, orologi da muro e da tavolo e un Telleruhr (orologio a piatto) di manifattura tedesca, databile agli inizi del XVIII secolo. Dopo averne compreso caratteristiche e funzioni, tocca al visitatore improvvisarsi autore: scegliendo fra i modelli disponibili sarà la sua mano, con il pennello o il collage, a decorare la sua personalissima mostra.
A cura di
Servizi educativi didattici - Musei Civici di Genova, Conduzione di Francesca Moretti e Valentina Pestarino volontarie del servizio civile