Un viaggio poetico nell’astronomia, punteggiato da oggetti provenienti dal mondo della… cucina. L'installazione, ispirata alle scatole di J.Cornell e ai tableaux di D.Spoerri, reinterpreta 400 anni di studio del cielo, del tempo, della navigazione attraverso i tentativi e gli errori, gli uomini e le scoperte che dal 1300 al 1700 hanno segnato la nostra visione del mondo. Dalle intuizioni di Nicholas d'Oresme, che usò la musica per calcolare il tempo come intervallo regolare, fino a Harrison John, orologiaio che trova la soluzione al calcolo della longitudine, passando per Keplero, che dai cannocchiali giocattolo ricava strumenti di precisione, e Galileo, che studia insieme peso, moto e tempo. Gli oggetti quotidiani della tavola sono metafora di aiutanti magici, che ci raccontano come l'aspetto scientifico e tecnico sia complementare alla dimensione poetica e relazionale. La Tavola Celeste rappresenta il piano di lavoro di un grande cuoco che, con un’armoniosa danza di strumenti e utensili, cucina il tempo, apparecchia gli anni, in una dimensione in cui il “sapere” è anche un “aver gusto". È un luogo in cui il tempo trova bivacco, come farebbe un viandante che decide di riposare sotto le stelle; è uno strumento per convincere il tempo a fermarsi e dialogare con tutti per il tramite di oggetti familiari.
A cura di
Associazione Culturale La luna al guinzaglio
In collaborazione con
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata.