Nel mondo ci sono 36 milioni di persone malate di AIDS, di cui circa 7 milioni ancora oggi non sono in trattamento. Nel tempo, la malattia ha avuto un'evoluzione sotto molti punti di vista: trasmissione, età, tipologia, trattamento e sopravvivenza delle persone che ne sono affette. Grazie all'introduzione della terapia antiretrovirale complessa (HAART), oggi l'AIDS è considerata una malattia cronica, che se trattata adeguatamente e tempestivamente aumenta le possibilità di sopravvivenza del paziente. Nonostante le conoscenze e l'informazione diffusa, i casi di contagio continuano ad aumentare, sia nei paesi sviluppati sia in quelli in via di sviluppo, soprattutto per trasmissione sessuale o materno fetale. Negli ultimi anni l'introduzione dei STR (single tablet regimen) ha rivoluzionato la vita dei pazienti con HIV: ha reso più facile la gestione della terapia, aumentato l'adesione e quindi più efficace il trattamento. Oggi abbiamo a disposizione una monocompressa in somministrazione unica giornaliera, che permette di favorire la compliance dei pazienti e quindi aumentare le possibilità di successo della terapia. Studi farmaco-economici analizzano i tempi e i costi di questa epidemia, evidenziando la necessità di intervenire precocemente. Uomini, donne, bambini sono stati colti dall' occhio attento del foto-giornalista Nanni Fontana in cinque diversi paesi: Thailandia, Mozambico, Brasile, Ucraina ed USA; sono loro stessi a raccontare la loro esperienza con la pandemia. I dati parlano chiaro. Proviamo ad analizzarli e a capire perché è fondamentale parlarne e sapere cosa fare per poter prevenire la trasmissione. Quanto costa curarsi? A che punto è la ricerca scientifica? Scoprendo come interagisce il virus con il nostro organismo, possiamo comprendere quali siano le sfide del futuro per i giovani, gli scienziati, i governi e tutti noi.
A cura di
Vanda Elisa Gatti
In collaborazione con
Nanni Fontana, Durex, S.A.V.E. Studi Analisi Valutazioni Economiche , Safebook
Note
Con il patrocinio del Ministero della Salute e di Anlaids.
La mostra è dedicata a tutti i ricercatori ed esperti di HIV/AIDS vittime del disastro aereo del 17 luglio 2014.