Pino Donghi, Gianfranco Peluso, introduce: Vittorio Bo, modera: Federico Pedrocchi
“E se invece non fosse maligno e nemmeno cattivo? Non dal punto di vistadella diagnosi ma della semantica.” Con questa domanda i relatori esordiscono, chiedendosi per quali ragioni il cancro abbia assunto, nell’immaginario e nel modo di raccontarlo, il carattere di un “essere” dotato di autonoma, e malvagia, volontà. Recenti sviluppi e più moderni approcci clinici suggeriscono una possibile strategia di “cronicizzazione” del cancro. È da qui che bisogna ripartire. Se potrà esserecosì, allora assume nuova rilevanza anche il modo di “parlare” della malattia, poiché risulta evidente che la prospettiva di una convivenza con il cancro suggerisce di raccontarlo più come un ospite indesiderato, di cui magari avremmo fatto volentieri a meno, che come uno spietato killer che si è introdotto in maniera subdola quanto fatale.
Biografie
Vittorio Bo, direttore del Festival della Scienza di Genova
Pino Donghi, semiologo, si occupa di comunicazione della scienza. Come docente, allUniversità di Bergamo e alla Sapienza di Roma, come curatore di Spoletoscienza dal 1989 al 2011, come collaboratore per la messa in scena di Infinities e co-autore di Biblioetica, ambedue con la regia di Luca Ronconi.
Federico Pedrocchi, giornalista di scienza, dirige e conduce la trasmissione settimanale di scienza Moebius in onda su Radio. Dirige Triwł, web TV dedicata allinnovazione. Insegna New Media al Master in Comunicazione Scientifica e Innovazione dellUniversitą Milano Bicocca.
Gianfranco Peluso è direttore di ricerca del CNR e autore di oltre 130 pubblicazioni su riviste internazionali. Il suo campo di interesse è lo studio dei meccanismi che regolano la proliferazione, il differenziamento, la senescenza e la morte di cellule normali e trasformate.
In collaborazione con
Raffaello Cortina editore